Come impermeabilizzare un tavolo da esterno in legno esotico, senza usare l'olio.
- ferramentacampagno7
- 29 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Eccoci qua, il primo capitolo della rubrica "Restauro".
Voglio cominciare con una cosa veloce veloce e super semplice da eseguire.
Nella prima foto potete vedere un tavolo da esterno, lasciato alle intemperie per diversi anni. È una struttura di ferro con delle perline sopra in legno di IROKO molto simile al teak, sia nei pregi che nei difetti.

L'iroko è un legno che ben si presta ad esser usato per mobilio da esterno, ma è particolarmente difficile da dipingere: come il teak non riceve la maggioranza dei prodotti ma solo degli olii ad hoc derivati dalla spremitura dei legni stessi. Il problema di questi trattamenti è che rendono il legno rossastro. E a me non piace. Lo volevo mantenere grigio.
Quindi ho optato per la cera. Sì perché comunque anche se è un legno resistente, va comunque nutrito.
Infatti come potete notare dalla foto, il legno si presenta macchiato e con discromie evidenti MA è assolutamente intatto, nonostante sia esposto a pioggia e sole.
Il procedimento

Per prima cosa ho strofinato per bene il legno con carta e diluente, per pulirlo a fondo da polvere, muffa e residui di sporco.
Ho quindi steso la cera con la paglietta di ferro.
È importante per la buona riuscita del vostro lavoro, qualunque esso sia (l'uso della carta vetrata, piuttosto che di un pennello o una pialla...) che seguiate la direzione della venatura del legno (in bianco nella foto in basso a sinistra). Altrimenti si formeranno delle antiestetiche righe trasversali (in basso sempre, nel cerchio in grigio).
Nella foto a destra, invece, si nota come le righe non ci siano più, perché ho ripassato la paglietta nella direzione corretta.
Ecco a voi il risultato finale, dopo che ho rimosso l'eccesso di cera con della carta Scottex.
La carta va strofinata sulla superficie fintanto che non sentirete più resistenza, riuscendo a scivolare senza sforzo. Al tatto il legno risulta vellutato e morbido, senza esser appiccicoso.

Come potete vedere il colore del legno è molto più omogeneo e, nonostante ci sia ancora qualche macchia rossastra dovuta ai precedenti trattamenti, non è poi così arancione come sarebbe invece risultato con l'olio di teak.
I prodotti
La cera che ho usato è la Borma Holz Wachs, una cera d'api e carnauba profumatissima e piacevole da stendere, durevole nel tempo. Io l'ho scelta leggermente mordenzata (bruno antico) per risaltare le venature del legno con una tonalità scura ma tendente al grigio.

E' disponibile in tantissime sfumature, tutte molto naturali, a partire da quella completamente trasparente, passando per i gialli mielati, i noce, le tonalità rossastre dei mogano e ciliegio, per finire con la semicoprente bianca Liming Wax che dona un bellissimo effetto legno sbiancato.
La paglietta è una comunissima paglietta da falegnami, mi raccomando solo l'uso della grana in base al tipo di legno che andrete a trattare, più delicata è la superficie più alto sarà il numero di "zeri" della sua grossezza. Nel mio caso una "000" ( tre zeri).
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Grazie per la vostra attenzione.... e buon restauro!










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